





Distanza da Postignano
8,5 Km
Montesanto si trova in una posizione panoramica di fronte a Sellano a strapiombo sulla valle del fiume Vigi. Per secoli, la posizione strategica del borgo ne fece un centro importante e dalla ricca storia, documentata a partire dal XIII secolo, conteso tra gli Alviano di Mevale, i Varano, signori di Camerino e il comune di Spoleto.
Il borgo era un importante crocevia e punto di passaggio e verso la fine del XV secolo vi si insediarono anche dei banchieri ebrei, i quali vi risiedettero almeno fino alla seconda metà del XVI secolo. Il periodo di massima fioritura di Montesanto iniziò con la pacificazione del 1562, che pose fine a una lunga serie di conflitti per il controllo della zona.
Il borgo si sviluppa lungo la cresta di un colle, con una forma stretta e allungata, attraversata longitudinalmente da tre vie rette e parallele, e una parte delle antiche mura di cinta è ancora ben visibile e parzialmente restaurata, con un affaccio fortificato sulla valle del Vigi.
Nella parte più alta dell'abitato si possono vedere le rovine di un castello fortificato che si suppone essere imponente, e in vari punti del paese esistono ancora i pozzi che anticamente raccoglievano l'acqua piovana, in mancanza di fonti sorgive.
Al centro dell'abitato si trova una piazza sulla quale si affacciano il palazzo comunale e la pieve di Santa Maria Assunta. Il palazzo comunale ospitava il mercato che si svolgeva sotto i suoi portici e l'ufficio postale, con quella che si ritiene la più antica buca delle lettere del mondo, sulla quale si legge: qui si mettono le lettere della posta 1632. Il palazzo, oggi sede del Centro Studi Montesanto per la Scienza, conserva ancora alcune caratteristiche originali nella sua struttura e all'interno un camino e lavabo del XVI secolo, un affresco del XV secolo raffigurante la Madonna e due Santi.
Accanto al palazzo del comune se ne trovava un altro di una certa importanza, appartenuto alla famiglia Morelli e poi ai Collicola, del quale però non rimane che qualche rovina.
Al centro della piazza si trova un pozzo che, come si deduce dalle varie iscrizioni incise, fu ricostruito più volte nei secoli.
Di fronte, la Pieve di Santa Maria Assunta risale al XIII secolo, ma fu rimaneggiata ripetutamente, in particolare tra il 1545 e il 1574, quando fu notevolmente ampliata. Della chiesa romanica originale rimane solo l'abside.
La facciata presenta tre portali, di cui uno sormontato da un timpano e un'architrave iscritta. In alto si trovano due finestre, accanto a una delle quali si nota una piccola monofora sopravvissuta della chiesa duecentesca, insieme al campanile a tre ordini che sulla parte bassa ha gli stemmi di Spoleto e di Montesanto.
L'interno della chiesa è oggi spoglio, i ricchi arredi che vi si trovavano sono al museo diocesano di Spoleto. Le capriate del tetto sono una riproduzione dell'originale crollato e le arcate sono sorrette da colonne con capitelli ionici, vi sono poi due acquasantiere e una fonte battesimale in pietra del secolo XVI.
Purtroppo, poche tracce rimangono degli affreschi che decoravano la chiesa in antichità, dei quali sono sopravvissuti frammenti nella cappella laterale e in altre parti dell'edificio, risalenti al cinquecento.
Nel pavimento si notano varie botole che indicano la presenza di sepolture. Nella parte alta del paese si può ammirare il palazzo dei conti De' Pazzi Morelli, con un portale bugnato e stemmi gentilizi, mentre alle sue spalle si trova una cappella privata dedicata a Sant'Anna.
Nella parte opposta al fondo dell'abitato e accanto ad una delle porte d'ingresso nelle mura di cinta, si trovano la trecentesca chiesa di Santa Lucia e la cappella della Madonna della Porta del secolo XVI che offre riparo ad un affresco probabilmente della fine del ‘300 e ne contiene altri seicenteschi attribuiti alla bottega degli Angelucci da Mevale.
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